Il bruco Beniamino

La maestra Margherita di religione cattolica vi legge la filastrocca di Nino, il bruco Beniamino. Siete pronti? Ascoltiamola insieme.

Sopra un gelso giù in giardino vive il bruco Beniamino. Sta su un ramo e non si sposta, mangia e senza sosta. “Di star qui sono un po’ stufo” dice un giorno al gelso, il bruco. “Mi piacerebbe viaggiare un giorno, ma son goffo quindi mangio e dormo”.
Risponde il gelso a Beniamino: “Un giorno volerai su tutto il giardino”. “Caro gelso non ti credo perciò dormo, mangio e bevo”.
Una mattina Beniamino era stanco e si chiuse a dormire in un bozzolo bianco: “Addio caro gelso, il mio tempo è arrivato morirò così avendo solo dormito e mangiato”.
Chiuso nel bozzolo Beniamino sembrava morto poverino. Passarono i mesi e arrivò la primavera portando tanti fiori. Il bozzolo si aprì e Beniamino spuntò fuori.
“Ehi gelso guarda sono tornato. Non ero proprio morto, mi sono trasformato”. Infatti su nel cielo allegra e un po’ gialla volava senza sosta una splendida farfalla.
“Hai visto” disse il gelso al bruco “Ascolta bene ciò che ti dico. Durante l’inverno il mondo si riposa ma la primavera porta nuova vita ad ogni cosa”.

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